• Giornata di sensibilizzazione: 25 Giugno 2022 Disturbi mentali durante e post Pandemia - Vi aspettiamo sabato 25 Giugno presso Antica Taverna a Villamaina h. 17:00 Intervengono Dott.ssa Linda TEDESCO@ Psicologa Psicoterapeuta_ il Dott. Davide BENVENUTO@ Psicologo - Saluti - Sindaco di Villamaina - Prof. Nicola TRUNFIO@; - Rocio BADILLO@ - Presidente Ass. Agorà; - Tiziana MENINNO@ - Presidente Fidapa; - Modera Gilda Notaro@ Educatrice - Giornata informativa e di sensibilizzazione sui disturbi psicologici che si sono acutizzati nel periodo della pandemia, un confronto con... More →

Progetti-Eventi-Seminari-Corsi

 

“Conoscenza ed esperienza la garanzia del tuo domani”

Progetti nelle Scuole

Interventi di prevenzione del disagio e di promozione del benessere rivolti alle diverse fascie d’età (3-20 anni) effettuati nei contesti scolastici, coinvolgendo gli insegnanti e i genitori che rappresentano una preziosa risorsa.

Formazione

Su richiesta di scuole, enti o associazioni, il Centro Irpinia Psyche realizza corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti e genitori.

La metodologia di lavoro prevede la valutazione empirica delle proprie attività, attraverso la raccolta di dati che consentano di verificare l’efficacia degli interventi realizzati.

Queste sono alcune attività che il Centro può realizzare in collaborazione con le scuole:

  • Progetti di formazione e intervento con gli insegnanti di classe attraverso la realizzazione di lezioni frontali, riunioni di supervisione, osservazioni in classe e attività di sostegno per le difficoltà di apprendimento.
  • Laboratori pomeridiani specifici per il potenziamento degli apprendimenti scolastici che si possono realizzare in piccoli gruppi sulla lettura strumentale, la comprensione del testo, la scrittura, il metodo di studio e il problem solving aritmetico.
  • Incontri con i genitori sulle tematiche dell’educazione e della condivisione del progetto formativo della scuola.

È possibile consultare alcuni estratti di corsi di formazione nelle specifiche pagine.

Corsi per insegnanti >>

Corsi per genitori >>

Corsi per insegnanti

Su richieste di Scuole, il Centro Irpinia Psyche effettua corsi di formazione per insegnanti della scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado su diverse tematiche.

Metodologia di lavoro:

  1. Seminario teorico frontale aperto a tutti gli insegnanti sul metodo di lavoro e sulle tecniche che possono essere applicate a scuola.
  2. Periodo di osservazione in classe (circa 2 settimane) con l’aiuto di un operatore per definire le problematiche della classe, gli obietti e i metodi di lavori.
  3. Incontri pomeridiani di supervisione (circa 8-10 nell’arco dell’anno scolastico) con insegnanti, osservatore e formatore per definire il progetto di intervento per ciascuna classe. Gli incontri servono per monitorare i progetti di intervento e applicare le necessarie modifiche al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati
  4. Seminario finale aperto a tutti gli insegnanti per analizzare i risultati ottenuti e analizzare come generalizzare i risultati ottenuti in altri contesti, negli anni successivi.

Alcune tematiche dei corsi:

  • I Disturbi Specifici dell’Apprendimento Scolastico (dislessia, disortografia, discalculia): modalità di individuazione, segnalazione e intervento a scuola.
    • La necessità di approfondire tale tematica nasce dalla constatazione che numerosi insegnanti si trovano a gestire alunni con disturbi di apprendimento; le maggiori difficoltà riguardano la mediazione tra le esigenze didattiche ed educative della scuola (programmi ministeriali, altri alunni) e le caratteristiche dell’alunno in difficoltà. L’obiettivo è di favorire un’adeguata integrazione – di apprendimento e relazionale – di tutti gli alunni, cercando di bilanciare le modalità dispensative e compensative applicate alla didattica.
  • La comprensione del testo e i metodi di studio secondo un approccio metacognitivo: modalità operative per applicare le strategie a scuola.
    • Con l’incremento delle richieste di apprendimento di informazioni nella scuola dell’obbligo diventa indispensabile che un alunno acquisisca adeguate modalità e strumenti per poter studiare in modo più efficace. L’insegnante è quindi chiamato a fornire, non solo contenuti e informazioni, ma soprattutto tecniche di studio e riflessioni sul proprio metodo di studio.
  • La gestione dell’attenzione in classe: strumenti e metodi di intervento per favorire una maggiore consapevolezza dei vari meccanismi di attenzione.
    • Numerosi insegnanti sostengono che diversi alunni presentano difficoltà di regolazione attentiva: estremamente attenti nei confronti delle distrazioni ed estremamente distratti verso i contenuti della didattica. Se è vero che l’attenzione degli alunni è influenzata soprattutto dalle modalità di presentazione delle lezioni e dalla gestione degli spazi e dei tempi in classe, allora l’insegnante può acquisire maggior preparazione su come gestire e controllare l’attenzione degli alunni lavorando sui tempi, sugli spazi e sulla didattica.
  • Alunni con problemi di controllo del comportamento: comprenderli per riuscire ad intervenire in modo efficace.
    • Gli alunni con problemi di regolazione del comportamento (iperattività, oppositività) pare siano in aumento in questo ultimi anni, in realtà bisogna tenere in considerazione che le richieste dell’ambiente sono diventate più complesse ed elevate. Gli insegnanti necessariamente devono insegnare a questi ragazzi a come sviluppare maggiori capacità di controllo comportamentale.

Percorso generale

1. Dalle prime indifferenziate difficoltà alla concettualizzazione e differenziazione delle problematiche.

2. Reazioni emotive degli insegnanti di fronte alle difficoltà dell’alunno.

3. Interpretazioni degli insegnanti delle difficoltà dell’alunno.

4. Confronto tra colleghi.

5. Reazioni e ruoli dei compagni.

6. Comunicazione delle problematiche con i genitori.

7. Tentativi di soluzione… a volte condivisi con colleghi, a volte no.

8. Analizzare risorse e difficoltà per pianificare un intervento.

9. Definire obiettivi, metodi, strumenti, tempi e attori per raggiungere gli obiettivi.

10. Monitoraggio degli interventi proposti.

11. Riflessioni a posteriori degli interventi: Se ha funzionato bisogna creare le condizioni di generalizzazione e di mantenimento dei risultati ottenuti.

12. Se non ha funzionato bisogna discutere degli ostacoli che si sono creati tra gli insegnanti, con i compagni, con i genitori, con l’alunno stesso. Bisogna ridefinire obiettivi, metodi e strumenti in base alle risorse disponibili.

Un metodo di lavoro

• Che tenga conto delle esigenze scolastiche.

• Delle necessità dell’alunno.

• Delle situazioni nelle quali l’insegnante si trova a dover operare. Della “possibilità” di collaborare con la famiglia.

Quali variabili tenere presente 

• Le idee dell’insegnante sul disturbo.

• La difficoltà nella gestione quotidiana del rapporto con l’alunno e i compagni.

• I rapporti spesso conflittuali con i genitori dell’alunno problematico.

• Il fatto che spesso l’insegnate è solo nel lavoro con bambino problematici.

Corsi per genitori

Su richiesta di scuole o associazioni, il Centro per l’Età Evolutiva realizza corsi di formazione per genitori.

Metodologia di lavoro

I corsi per genitori si articolano in cicli di incontri alla presenza di un facilitatore della comunicazione che consente ai presenti di discutere delle problematiche che incontrano nelle relazioni con i loro figli. I partecipanti si dispongono a semicerchio per favorire uno scambio diretto delle proprie opinioni. Lo scopo degli incontri è di consentire ai genitori di acquisire un maggior senso di controllo degli aspetti educativi con i loro figli.

Alcune Tematiche:

Il Bambino difficile

I corsi per genitori possono concentrarsi sugli aspetti educativi e le problematiche comportamentali dei figli.

Molto spesso accade che i genitori di figli con problemi comportamentali tendano ad attribuire a loro la causa di alcune loro mancanze; oppure ritengano che i comportamenti negativi dei loro figli siano solo il frutto di un problema costituzionale (“è fatto così, non so cosa farci…”); oppure si sentano colpevoli di ogni “marachella” compiuta dal ragazzino. A questo proposito può essere utile effettuare un lavoro sulle interpretazioni dei genitori e sulle modalità di gestione comportamentale attraverso una serie di incontri di gruppo aventi lo scopo di ridefinire alcuni aspetti dell’educazione dei figli.

Mediazione scuola-famiglia

La scuola è sempre di più un luogo di valutazione globale per i ragazzi e le loro famiglie: le richieste di apprendimento si sono affinate e l’investimento nei confronti della scuola è diventato molto rilevante per le famiglie. Parallelamente, la presenza e il ruolo dei genitori nella vita scolastica dei figli si sono intensificati, da cui ne è conseguita una più attiva partecipazione dei genitori nei processi educativi e di apprendimento scolastico.

Spesso i genitori si trovano sempre più in difficoltà nel gestire gli aspetti scolastici (per esempio i compiti a casa) tenendo conto delle differenze degli alunni nei ritmi di apprendimento e negli stili cognitivi. In alcuni casi può essere utile effettuare degli incontri per favorire una maggiore collaborazione tra genitori e insegnanti sugli aspetti e le difficoltà scolastiche, condividendo gli obiettivi educativi e i percorsi per raggiungerli.

I genitori vivono le fasi di inserimento sociale del figlio con preoccupazione perché:

• notano che il comportamento del figlio è problematico, ma pensano che con la crescita possa cambiare.

• sentono che il loro intervento educativo è inefficace e si sentono per questo giudicati dagli insegnanti o altri adulti.

• si affidano alle istituzioni per risolvere un problema che sta emergendo con prepotenza nel contesto familiare nella speranza di ricevere aiuto/comprensione.

E’ possibile osservare

• Periodi di tensione e di difficoltà nel controllo del comportamento del figlio vs. momenti caratterizzati da tregua relativa e da fiducia nella possibilità che qualcosa cambi.

• Momenti di conflitto sulle scelte educative da adottare vs. momenti nei quali prende il sopravvento il tentativo di introdurre delle regole precise nella vita familiare anche se per brevi periodi.

• Oscillazioni tra atteggiamenti di aggressività vs comportamenti di tolleranza e di remissione di fronte alla difficoltà.

Vi sono però anche genitori che…

• tollerano il comportamento del figlio in famiglia, ma contemporaneamente attribuiscono alla scuola la responsabilità delle problematiche del figlio (locus of control esterno).

• sono quasi compiacenti per la vivacità del figlio e non vedono le difficoltà di inserimento nel contesto sociale e di relazione con gli altri.

Alcuni Pensieri dei Genitori…

• Questo bambino compie azioni negative intenzionalmente…

• si comporta così solo per attirare l’attenzione…

• è tutta colpa mia se lui si comporta male…

• quando sarà grande passerà sicuramente tanti guai…

• non serve che io gli insegni come deve comportarsi…

• ho già provato di tutto…

Alcuni comportamenti dei genitori…

• Dare al figlio comandi vaghi: fa il bravo, piantala…

• dare comandi in forma interrogativa: ti dispiace mettere via i tuoi giochi?

• dare troppi comandi contemporaneamente

• ripetere gli stessi comandi e non fare seguire delle conseguenze

• minacciare ripetutamente senza applicare alcuna conseguenza

• non prestare particolare attenzione ai comportamenti positivi

Lo scopo dell’organizzazione di Corsi formativi, Seminari, Eventi Culturali, Serate a tema interattive, con rilascio di attestati di partecipazione e materiale didattico, è la promozione associativa, come azione socializzante e divulgativa.. 

Allo scopo il Centro di Psicologia Clinica e di Ricerca “Irpinia Psyche” svolge e organizza, in proprio o in collaborazione con altri organismi o enti pubblici e privati, manifestazioni culturali quali:

  • attività ludico-ricreative
  • mostre
  • incontri
  • dibattiti
  • esposizioni d’arte
  • mostre fotografiche
  • corsi di formazione
  • gestire spazi al chiuso o all’aperto per organizzare eventi

Inoltre, riteniamo importante sensibilizzare le istituzioni pubbliche e la comunità con interventi pubblici sul tema del disagio psichico e delle varie altre condizioni di fragilità, disagio psicologico  e/o marginalità sociale e produrre materiale di varia natura, inerente le tematiche delle patologie psichiche e del disagio psicologico e di tutte le condizioni di disagio a sfondo psico-sociale.

Gli eventi saranno comunicati di volta in volta nella homepage del sito, nella sezione “News”.