• Giornata di sensibilizzazione: 25 Giugno 2022 Disturbi mentali durante e post Pandemia - Vi aspettiamo sabato 25 Giugno presso Antica Taverna a Villamaina h. 17:00 Intervengono Dott.ssa Linda TEDESCO@ Psicologa Psicoterapeuta_ il Dott. Davide BENVENUTO@ Psicologo - Saluti - Sindaco di Villamaina - Prof. Nicola TRUNFIO@; - Rocio BADILLO@ - Presidente Ass. Agorà; - Tiziana MENINNO@ - Presidente Fidapa; - Modera Gilda Notaro@ Educatrice - Giornata informativa e di sensibilizzazione sui disturbi psicologici che si sono acutizzati nel periodo della pandemia, un confronto con... More →

Come vincere la timidezza

 

Per chi ne soffre la timidezza sembra la peggiore delle condanne; eppure il modo migliore per vincerla è imparare a conviverci e trasformarla in una forza

La timidezza; una condanna senza appello?

Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta nella sua vita: “Ah! Se avessi detto questo al momento giusto”, oppure: “Magari fossi come lui, brillante ed estroverso, sempre sicuro di sé”. A qualcuno capita di pensarlo troppo spesso perché sia solo un caso legato alla circostanza: sono i timidi. Quelle persone che si sentono sempre fuori luogo e fuori tempo, che rimangono in silenzio e non riescono a esprimere la loro opinione per paura di sbagliare e di essere giudicate dagli altri, che diventano rosse solo se qualcuno posa lo sguardo su di loro, tremano e vorrebbero evitare le situazioni in cui sono giocoforza coinvolte.

Spesso chi è timido si imprigiona da solo!

Il timido in questo modo si “paralizza” da sé, non si ritiene adeguato all’ambiente e in grado di comportarsi in maniera conforme alle richieste degli altri, ritenuti sempre superiori e di successo, arrivando a privarsi anche delle esperienze quotidiane piacevoli. Ma nessuno nasce timido! Lo diventa chi si impedisce di vivere e agire liberamente nel rispetto dei suoi tempi e della sua natura, ogni volta che si sforza di aderire ai clichè e agli stereotipi che lo vogliono sicuro e socievole. Timida è la persona che si imprigiona in schemi mentali rigidi, ritenendoli perfetti, e non è in grado di fare diversamente che nascondersi dietro la timidezza. Imparate a considerarla non solo un difetto, ma anche una risorsa che viene in vostro soccorso e, parlando di voi attraverso il linguaggio del corpo, vi permette di esprimere ciò che a voce non siete ancora in grado di fare.

Le cose da evitare: via dalla sindrome del nemico

“Se dico questo mi criticheranno, se dico quest’altro sarò giudicato o rideranno di me”. Sono preoccupazioni inutili: nessuno ti sta guardando più di quanto non lo stia facendo tu stesso. Gli altri non sono nemici da combattere e non entrano in relazione con te sperando in un tuo errore. Tutti questi pensieri ti portano a rimanere bloccato in situazioni che giudichi “a rischio” e la timidezza non è altro che uno scudo.

I modelli ti fanno sentire inadeguato

Quante volte ti sei sentito dire: “Come sei timido!” o tu stesso l’hai pensato. Cancella le definizioni: sei sempre diverso e se a volte ti sei comportato da timido, non necessariamente lo sei in ogni circostanza. Non farti condizionare dai pregiudizi e butta via quel metro troppo rigido con il quale ti giudichi, alla ricerca di una perfezione che non esiste.

Le previsioni bloccano l’istinto

Consideri la timidezza un difetto e hai paura che ancora una volta possa prendere il sopravvento. Anticipi con la mente la situazione che ti vedrà coinvolto e prepari le parole da dire. Questo forzo ti impedisce di essere rilassato e non appena qualcosa sfuggirà alle tue previsioni, ti “bloccherai”. Non preparare il futuro. È l’atteggiamento giusto per fronteggiarlo.

Le cose da fare: anche il silenzio ha i suoi diritti

Vai in ansia perché pensi di dover parlare a tutti i costi. Ma chi l’ha detto? Non riesci a parlare? Taci! Temi che giudicheranno male il tuo mutismo? Pazienza. Rilassati, accetta il tuo silenzio, spegni i giudizi tuoi e altrui. Piano piano scoprirai che le parole vengono quando pare a loro. E scopri che chi tace acquisisce… fascino!

Osserva gli altri: non sono degli dèi

Se ti accade di sentirti debole e inadeguato, limitati a osservare. Guardati intorno con attenzione e noterai che gli altri non sono perfetti e fanno i conti ogni giorno con le loro fragilità, che non sono migliori di te, sono solo diversi. Le tue “imperfezioni” sono risorse e territori da esplorare, sii più tollerante con te e con la tua debolezza.

Ritrova il gusto del gioco

Torna un po’ bambino, non temere le tue reazioni, anche quelle inaspettate, questo ti permetterà di scoprire ogni giorno nuove parti di te a cui potrai fare ricorso ogni volte che ti troverai in una situazione che ti blocca e in cui non ti senti a tuo agio.

L’esercizio: il timore svanisce se lo vesti da clown

Se è la situazione che ti mette a disagio: ritorna con la mente a quella volta in cui ti sei sentito bene, hai lasciato libero il tuo lato più socievole e non sei stato timido, concentrati solo sulle sensazioni che hai provato e riporta il benessere di allora alla situazione di oggi. Questo ti darà l’energia e la tranquillità per affrontare le circostanze rispettando te stesso. Se è l’interlocutore: prova a immaginarlo con un vestito buffo oppure come quel personaggio dei fumetti che da bambino ti piacevo tanto; ti accorgerai così che la persona che hai di fronte non è né un orco né un nemico e tu acquisterai la leggerezza necessaria per parlare con lui.