• Giornata di sensibilizzazione: 25 Giugno 2022 Disturbi mentali durante e post Pandemia - Vi aspettiamo sabato 25 Giugno presso Antica Taverna a Villamaina h. 17:00 Intervengono Dott.ssa Linda TEDESCO@ Psicologa Psicoterapeuta_ il Dott. Davide BENVENUTO@ Psicologo - Saluti - Sindaco di Villamaina - Prof. Nicola TRUNFIO@; - Rocio BADILLO@ - Presidente Ass. Agorà; - Tiziana MENINNO@ - Presidente Fidapa; - Modera Gilda Notaro@ Educatrice - Giornata informativa e di sensibilizzazione sui disturbi psicologici che si sono acutizzati nel periodo della pandemia, un confronto con... More →

Meglio vivere che stare a guardare

 

Un’esistenza troppo dedita al guardare diventa arida e fine a se stessa: se “vedere tutto” uccide il mistero della vita e rende tutti più poveri

Da sempre, l’umanità ha espresso in modi e forme assai differenti, una certa tendenza voyeristica, ovvero una curiosità eccessiva, al limite del morboso. Ma essa si configurava, fino a 20-30 anni fa, come qualcosa di extra-ordinario rispetto al quotidiano, che dava un senso di mistero e di piccola trasgressione limitata, nella stragrande maggioranza dei casi, a comportamenti come un appostamento dietro le tende di una finestra per vedere qualcosa senza essere visti, o il classico origliare dietro la porta. Oggi invece questa tendenza è esplosa, grazie a un utilizzo assai discutibile della tecnologia: volenti o nolenti siamo tutti “guardoni e guardati”. Basta accendere la tv, dove spopolano i reality show che mostrano ciò che un tempo non si poteva mostrare: le dinamiche intime e di persone messe in condizioni psicofisiche estreme (case, isole, fattorie, stalle, circhi, ecc.), scambi di coniuge, investigazioni private, chirurgia plastica dettagliata, esami diagnostici e tanto altro, fino ai dibattiti con ricostruzioni sceniche di drammi umani.

Una perdita di mistero che si paga a caro prezzo

Non cè solo la tv: al cinema abbiamo un’enorme proposta di film dell’orrore con dettagli raccapriccianti, su Internet si possono vedere cose di ogni tipo, i videofonini hanno reso visuale anche una semplice comunicazione, i paparazzi fotografano il privato più impensabile, il fantasma delle intercettazioni aleggia anche su normali telefonate private. Ormai quando accade qualcosa di eclatante (tsunami, attentati, violenze, incidenti, etc.), prima o poi salta fuori un filmato che li riguarda. Sembra che tutti vogliano vedere tutto. Vedere, sentire e, se possibile, rivedere. È una tendenza collettiva e al contempo individuale, con una continua irruzione nella vita privata dell’Altro. Ma questo voyeurismo a tutto campo non è sano: è sintomo di un malessere diffuso e profondo che riguarda la consistenza delle vite individuali, che sembrano in diversi casi aver perso i propri contenuti più autentici. Alcuni aborigeni australiani ancora oggi non vogliono essere fotografati perché pensano che ciò rubi la loro anima. Certo sono un po’ esagerati, tuttavia la progressiva perdita di mistero legata al “vedere tutto” fa stare male l’anima dell’uomo occidentale. Come si può uscirne? Innanzitutto tornando a occuparsi di sé, con una sana curiosità.         

Perché si guardano si altri

- Vedere i problemi altrui rende più accettabili i propri.

- La vita personale ha dei vuoti importanti (stimoli, mistero).

- È comodo, facile e non dà responsabilità.

- Si sfoga l’aggressività in modo indiretto.

- C’è un forte bisogno inconscio di guardare se stessi.

Le conseguenze per chi “vive guardando”

- Assuefazione, insaziabilità dello sguardo.

- Incapacità di provare stupore, sdegno, raccapriccio.

- Passività del vivere le emozioni.

- Riduzione della propria fantasia, creatività.

- Perdite del senso del sacro e di una dimensione segreta personale.

- Rischio di dipendenza e di emulazione.

- Bisogno di protagonismo.

Come allargare il panorama dei tuoi interessi

Valuta il tuo voyerismo

Chiediti: tendo a ricercare di continuo situazioni e programmi tv nei quali osservo la vita degli altri? Ciò toglie molto tempo alla mia vita personale?

Trasforma la curiosità

Il voyeurismo è una curiosità che è diventata fine a se stessa. Ridonale contenuti e finalità che siano agganciati alla tua vita e ai tuoi veri interessi, non a quelli degli altri. Torna a guardare te stesso, la tua vita…

Evita la troppa monotonia

Non fare sempre le stesse cose o cercherai la varietà osservando le esperienze estreme della vita altrui. Attua dei cambiamenti, dai spazio ad azioni non previste.

Conosci di più come sei fatto

Guardare gli altri nasconde il bisogno di conoscere di più di sé e della propria psiche. Letture, corsi, dibattiti, conversazioni non superficiali sono molto utili in tal senso. Ritrova il piacere di un impegno attivo del “conoscere” e del partecipare.