Essere se stessi esprimendo la propria individualità accompagnati dalla consapevolezza di essere in rapporto con il gruppo e con se stessi questo ci fa star bene.

Nel relazionarsi con gli altri tre sono le tipologie principali di stile comunicazionale che un individuo può adottare: passivo, aggressivo e assertivo.

In genere ogni persona usa ognuno dei tre stili, ma attenzione quello che utilizziamo più frequentemente crea la nostra immagine e come vedremo può creare qualche difficoltà.

Stile passivo

1. Si caratterizza per la presenza contemporanea di un ripiegamento su se stessi e di una profonda dissimulazione;
2. Chi l’adotta non si oppone alla influenza che subisce e si realizza in situazioni che risultano essere positive più per gli altri che per se stesso;
3. Lo stile passivo spesso si manifesta nella rinuncia a far valere i propri diritti, nella inibizione delle proprie opinioni e nella repressione dei propri sentimenti.

Si esprimono frasi del tipo:

1. non voglio ferirlo;
2. va tutto bene;
3. se parlo francamente si infuria;
4. non posso dire di no;
5. vedremo quello che accadrà.

Il loro obiettivo è:

1. guadagnarsi la benevolenza degli altri ed evitare i conflitti.

Cosa provoca un comportamento passivo, per chi lo adotta?

1. Ansia;
2. Frustrazione;
3. Inibizione;
4. Mortificazione della propria dignità;
5. Senso di colpa;
6. Non rispetto del proprio mondo interiore.

Perché ci si comporta in modo passivo?

1. Si confonde una ferma asserzione con l’aggressività;
2. Si confonde l’inibizione con la gentilezza;
3. Ansia circa le conseguenze negative che potrebbero scaturire da una nostra azione;
4. Svalorizzazione dei propri diritti.

Stile aggressivo

1. Il comportamento di chi adotta lo stile aggressivo è rivolto verso la propria persona e verso la soddisfazione, senza limiti, dei propri bisogni: con qualsiasi mezzo, anche distruttivo, e con qualsiasi azione, anche violenta, la persona aggressiva vuole dominare gli altri, sfruttandoli, per arrivare ad ottenere ciò che vuole.
2. Tali persone esprimono la loro opinione su ogni questione, enfatizzando le loro idee, ritengono di avere tutti i fatti, tutte le analisi e tutte le risposte.
3. Ha disprezzo per gli altri.
4. Ha una svalutazione della relazione.

Si esprimono con frasi del tipo:

1. non sei capace
2. lascia fare, si fa così
3. sbagli sempre
4. esigo che si faccia in questo modo
5. non capisci niente

Il loro obiettivo è:

1. acquistare potere personale e sociale.

Cosa provoca un comportamento aggressivo, per chi lo adotta?

1. Collera
2. Ostilità
3. Disprezzo per gli altri
4. Svalutazione della relazione

Perché ci si comporta in modo aggressivo?

1. Difesa personale
2. Passate esperienze emotive negative
3. Impotenza e senso di minaccia
4. Insicurezza
5. Invidia
6. Scarsa stima delle altrui capacità

Stile assertivo

1. Il comportamento della persona che adotta lo stile assertivo è rivolto verso se stesso e verso gli altri;
2. C’è la valorizzazione e il rispetto delle proprie e altrui proposte, favorisce il confronto reciproco e promuove la crescita.
3. La persona assertiva esprime con sincerità le proprie opinioni, riconosce i propri limiti, si interroga e da spazio all’espressione dei propri sentimenti senza lasciarsene sopraffare.

Si esprime con frasi del tipo:

1. Se ho capito bene
2. Mi puoi dare ulteriori informazioni
3. Come possiamo risolvere questo problema
4. Mi piace lavorare con te
5. Cosa ne pensi

Cosa provoca un comportamento assertivo, per chi lo adotta?

1. Indipendenza
2. Benessere per sé e per gli altri
3. Dignità propria e altrui
4. Gratificazione

Perché ci si comporta in modo assertivo?

1. Esperienze precedenti positive
2. Stima di se
3. Sicurezza
4. Convinzioni sui diritti fondamentali
5. Fiducia nelle proprie e altrui capacità

Illuminante è una storia scritta dal filosofo tedesco Arthur Schopenhauer:

In una fredda serata invernale due porcospini decidono di riscaldarsi stringendosi il più possibile uno contro l’altro, ma si accorgono ben presto di pungersi con gli aculei. Allora si allontanano, tornando però a sentire freddo. Dopo tante faticose prove i due porcospini riescono a trovare la giusta posizione che permette loro di scaldarsi senza pungersi troppo.