• Giornata di sensibilizzazione: 25 Giugno 2022 Disturbi mentali durante e post Pandemia - Vi aspettiamo sabato 25 Giugno presso Antica Taverna a Villamaina h. 17:00 Intervengono Dott.ssa Linda TEDESCO@ Psicologa Psicoterapeuta_ il Dott. Davide BENVENUTO@ Psicologo - Saluti - Sindaco di Villamaina - Prof. Nicola TRUNFIO@; - Rocio BADILLO@ - Presidente Ass. Agorà; - Tiziana MENINNO@ - Presidente Fidapa; - Modera Gilda Notaro@ Educatrice - Giornata informativa e di sensibilizzazione sui disturbi psicologici che si sono acutizzati nel periodo della pandemia, un confronto con... More →

Anticipo scolastico e successo personale

E’ stata da poco pubblicata una ricerca della Sauder School of Business della University of British Columbia, che ha scoperto una cosa molto interessante: la data di nascita di una persona appare determinante nel decidere della carriera di un individuo.

Lo studio mostra che solo il 6,13 dei soggetti, in un campione di 375 CEO (Chief Executive Officer, o Direttore Esecutivo) che lavorano in 500 aziende, è nato nel mese di Giugno e solo il 5,87 per cento del campione è nato nel mese di Luglio. I nati nei mesi di Marzo e Aprile rappresentano invece rispettivamente il 12,53% e il 10,67% del campione.

Qual’è dunque il problema? L’esposizione precoce al sole determina un rallentamento nello sviluppo? Induce all’eccessiva calma ? Rende i genitori meno attenti? Fa dormire di meno il piccolo? Niente di tutto questo: i “summer babies”, secondo questo studio, che sarà pubblicato nella rivista Economics Letters, numero di dicembre, hanno delle performances meno brillanti degli altri semplicemente perché quando vanno a scuola sono più piccoli degli altri.

Cosa succede dunque, a scuola? Succede che “i bambini più grandi, nella stessa classe tendono ad andare meglio dei più piccoli, che sono meno sviluppati a livello intellettuale”, spiega il ricercatore Levi, aggiungendo che “il successo precoce è spesso premiato con ruoli di leadership ed opportunità arricchite di apprendimento, che porta a vantaggi futuri che continuano a crescere per tutta la durata della vita”. I ricercatori si dicono dunque convinti del fatto che mandare i figli a scuola troppo precocemente può essere una decisione che limita il loro successo personale per tutta la vita. Quanti ottimi talenti vengono dunque sacrificati, per il semplice fatto di essere andati a scuola troppo presto?

In Italia, alla scuola primaria hanno l’obbligo di iscriversi i bambini che abbiano compiuto o compiano sei anni di età entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. A questo obbligo di iscrizione alla scuola primaria è stata aggiunta, da anni, la facoltà per le famiglie di chiedere l’iscrizione anticipata del proprio figlio/a che compia i sei anni di età dopo il 31 dicembre e comunque entro il 30 aprile del medesimo anno scolastico (decreto legislativo 59/2004, art. 6, ministro Moratti).

La famiglia ha la facoltà di chiedere l’anticipo; la scuola ha invece l’obbligo di accogliere comunque l’iscrizione del bambino anticipatario. Prima dell’introduzione dell’anticipo esisteva (ed esiste ancora) la possibilità di anticipare di un anno il percorso della primaria, cominciando però direttamente dalla classe seconda, a seguito di un esame di idoneità (la preparazione privata a questo esame è spesso definita “primina”).

Si tratta senz’altro di una opportunità, ma il problema dei genitori è spesso il seguente: come valutare se il proprio figlio sia abbastanza maturo per essere iscritto alla scuola elementare con anticipo sui tempi? E poi, vale la pena di accelerare i processi cognitivi, di stimolare i bambini in tenera età per farli diventare intellettualmente più vivaci? Non si corre il rischio di stressarli troppo?

Probabilmente questi dati, che poi si aggiungono a ricerche simili in tutto il mondo (vedi Nascere a dicembre: un handicap che dura tutta la vita). A questo punto resta il fatto che le situazioni sono molto diverse le une dalle altre, che i bambini a loro volta possono reagire in modo diverso rispetto all’anticipazione dei tempi scolastici: resta il fatto che i genitori dovrebbero decidere soprattutto nell’interesse del bambino, evitando di compiere scelte simili solo per sentirsi orgogliosi della bravura e della precocità intellettuale dei propri figli, oppure solo per rendersi più facile la vita, vista la vicinanza della scuola elementare rispetto a quella materna, gli orari, il tempo lungo, ecc.

Sono scelte che, come abbiamo visto hanno un impatto forte sulla vita e la carriera professionale delle persone e non vanno prese con leggerezza.

Giuliana Proietti

Fonte: Summer babies less likely to be CEOs: UBC research, University of British Columbia, 23 Ottobre 2012